Esercizi spirituali all’oratorio Belvedere
Una delle frasi che don Bosco spesso ripeteva ai suoi giovani era:
Bisogna darsi a Dio per tempo
rinnovando costantemente questa offerta di sé con l’avanzare della propria vita. Per Don Bosco, “Onesti cittadini” non poteva essere disgiunto dal “Buoni cristiani”. Non stupisce che per questo continuo crescere nella vita, e specialmente nella vita cristiana, egli proponesse, oltre ad un impegno quotidiano di preghiera e di vita sacramentale, anche i ritiri e gli esercizi spirituali, proposti in un primo tempo solo ai suoi salesiani, ma poi proposti e offerti anche ai giovani e a tutti coloro che si ritrovavano nella sua spiritualità.
Che cosa era per lui questa esperienza?
Un’affascinante avventura alla scoperta di un’identità cristiana personale e di una vita nuova.
Don Bosco non aveva paura di chiedere troppo, proponendo questa esperienza ai giovani e ai non più giovani. Era fermamente convinto che bisogna puntare in alto per arrivare a Dio. Egli propone gli esercizi spirituali e i momenti di ritiro a tutti, ma soprattutto a coloro che hanno voglia di andare oltre, in profondità.
Sollecitati dal nostro Padre, anche all’Oratorio Belvedere offriamo un momento d’intimità con Dio, di ascolto della sua parola, d’interiorizzazione; un’occasione favorevole per la verifica della propria vita, per la messa a fuoco delle cose che contano e dei problemi, per il discernimento dei cammini da intraprendere, per la conversione e l’impegno, rinforzando lo spirito che può perdere colpi.
Tre mattinate del Triduo Pasquale, con un corollario pomeridiano il Venerdì Santo, accompagnati dall’assicurazione di don Bosco che “è una gran fortuna il poter fare gli esercizi perché in essi si può guadagnare il paradiso”.