Savio Club al Colle Don Bosco

Ecco i nostri allievi del CFP che hanno collaborato alla realizzazione della festa delle medie salesiane del Piemonte e Valle D’Aosta (il “SAVIO CLUB“) che si è svolta al COLLE DON BOSCO il 26 e 27 marzo.

 

CNOS-FAP Vercelli: La forza della testimonianza!

I ragazzi del CNOS-FAP di Vercelli hanno potuto prendere parte al racconto di Alan, un giovane vercellese che è riuscito a riottenere la propria autonomia dopo un passato da tossico dipendente.

Di seguito si riporta la notizia del CNOS-FAP di Vercelli.

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Sguardo sereno, voce sicura e voglia di raccontarsi sono le caratteristiche che maggiormente ci hanno colpito di Alan, un giovane vercellese che ha portato una testimonianza importante ai nostri ragazzi, una testimonianza di vita vera.

In modo chiaro, semplice e diretto Alan ha scelto di aprirsi e di farsi conoscere attraverso il racconto del personale percorso che ha seguito per liberarsi dalla tossico dipendenza.

Un percorso che lo ha messo, talvolta, a dura prova, che lo ha visto rimettersi in gioco grazie all’aiuto di comunità e di persone che hanno sempre creduto in lui e nella sua rinascita.

La voglia di riafferrare la sua quotidianità,di tornare ad essere alla guida del proprio destino partono da un primo approccio al mondo del volontariato, tramite l’operazione Mato Grosso, fino a ricrearsi una stabile posizione lavorativa circondato dagli affetti della famiglia e degli amici.

Ai ragazzi Alan ha ricordato quanto sia importante avere buone relazioni, legami sani ed onesti che non ci facciano perdere la buona strada.

Attraverso i suoi occhi e le sue parole siamo stati coinvolti con il cuore,ci siamo sentiti avvolti dalla sua serenità e sincerità e siamo stati colpiti dalla naturalezza con cui ha scelto di renderci partecipi di pagine di vita non sempre serene!

Grazie Alan, é stato un vero piacere conoscerti.

A presto

 

Il CFP DAY Area orientale a Vercelli

Lunedì 14 marzo si è svolto nella nostra casa salesiana di Vercelli il secondo appuntamento del CFP DAY dell’area del Piemonte orientale.

L’iniziativa ha coinvolto i centri di formazione professionale salesiana di Vigliano, Serravalle e Vercelli. Il percorso di riflessione è stato guidato dal tema proposto dal Rettor Maggiore nella strenna di quest’anno (Make the dream).

Dopo aver compreso nel primo incontro che ciascuno ha in sé un sogno, una chiamata di pienezza posto da Dio nella vita come un tesoro nascosto in un campo per cui vale la pena scommettere tutta la propria esistenza, in questo appuntamento ci si è confrontati con i limiti che possono sorgere nella realizzazione di questo sogno.

Una delle immagini che hanno guidato la riflessione è stata quella della cordata in montagna.

Si sente dire che la vita non è una passeggiata; forse è vero, forse assomiglia di più a un trekking ad alta quota. Non si può improvvisare, ma serve aver chiara la meta che si intende raggiungere, aver scelto bene dei compagni di cordata, avere una guida alpina esperta che sappia accompagnare nei momenti di difficoltà e aver acquisito l’attrezzatura giusta.

La meta è il sogno che Dio ha posto nel mio cuore e che mi sento chiamato a realizzare; la cordata è formata da tutte quelle persone che camminano con me e possono sostenermi se scivolo o inciampo lungo il cammino (la mia famiglia, i formatori, i miei amici, …); la guida alpina è qualcuno che ha già fatto esperienza di questo cammino nella sua vita e può aiutarmi a scegliere il percorso migliore per arrivare alla meta; l’attrezzatura sono tutte quelle attenzioni e abilità che sviluppo lungo il cammino e che possono aiutarmi a camminare più speditamente.

Luca Albus, formatore del CFP di Vercelli che ha dato la sua testimonianza ai ragazzi al termine dell’incontro ha sottolineato: “Circondatevi di persone giuste! Perché, è come nella metafora della cordata in montagna: se ci si lega in cordata con qualcuno che non sa scalare e si intende scalare la montagna, le possibilità di successo sono scarse. Se invece ci si lega in cordata con uno scalatore professionista, l’incidente può sempre capitare, ma si hanno delle buone, buonissime, speranze di arrivare fino in cima sani e salvi”.

Don Marco: “Nessuno può realizzare il suo sogno da solo, semplicemente perché nessuno cammina mai da solo”.